EspressionismoL'espressionismo è l'inverso dell'impressionismo, perché per espressionismo si intende la propensione di un pittore ad esprimere le proprie sensazioni ed emozioni attraverso i colori, trasformando la realtà se necessario. Mentre gli impressionisti studiavano gli effetti della luce sulla realtà e tentavano di riprodurre fedelmente questi effetti. Questo movimento dura dai primi anni del 1900 fino a circa il 1920.
L'espressionismo prende un po' del romanticismo, cioè il paragone tra arte e realtà secondo le emozioni belle e brutte che gli esseri umani vivono. Le caratteristiche principali sono: l'utilizzo di colori puri, violenti e di forti contrasti, oltre alle pennellate molto espressive. L'espressionismo si divide in due correnti: l'espressionismo francese e quello tedesco. Tra i maggiori rappresentanti dell'espressionismo ci sono: Andrè Derain ed Henry Matisse dell' espressionismo francese e Ernst Ludwig Kirchner ed Emil Nolde di quello tedesco. Alcuni artisti molto famosi sono stati precursori, anticipatori di questo movimento, cioè hanno sperimentato alcune tecniche di pittura nuove in tempi precedenti all'avvento dell'Espressionismo: tra essi ricordiamo Vincent Van Gogh ed Edvard Munch, di cui è famoso il dipinto "Il grido" del 1893. |