Théodore GericaultCrebbe in una famiglia solida che gli garantì una buona e regolare istruzione.
Presto scoprì le sue passioni, quella artistica e quella militare. La sua fama iniziò nel 1812. Nel 1816 tentò di vincere una borsa di studio a Roma, che era considerata la città dell'arte, senza però avere successo. L'artista decise di andare in Italia dove studiò intensamente l'arte e la grafica italiana imitando alcuni migliori lavori degli artisti suoi contemporanei e del passato. A Roma immortalò i suoi amati cavalli alla Corsa. Nel 1817 tornò Parigi. Al rientro decise di dedicarsi alla grafica. Da ricordare La guardia del Louvre in cui mostra un mutilato di guerra che viene allontanato dalla guardia. Prese uno studio vicino all'Ospedale, e studiò dal vivo malati, moribondi, cadaveri, copiando persino pezzi anatomici da utilizzare per indicare il cannibalismo. Chiese, poi, agli amici di fargli da modelli per comporre la scena. Fra i modelli da segnalare l'amico pittore Eugene Delacroix. |
Nel 1822 dall'Inghilterra si manifesta una forma depressiva che lo porta a rivolgersi al giovane e già noto alienista dottor Etienne-Jean Georget. Sembra nascere un sincero rapporto di reciproca stima che porterà Gericault a realizzare dal vivo 10 ritratti di alienati monomaniacali. Non sappiamo se l'idea di ritrarre i malati fosse di Géricault e il dottore gli abbia concesso i permessi necessari per avvicinare questi soggetti e farli posare oppure se l'idea fosse del dottore stesso. Le espressioni sono acute ed eccezionali tanto da rendere possibile la diagnosi: restano fra i ritratti più belli mai realizzati. La loro datazione è compresa fra 1822 e 1823. Nel 1822 avvennero due cadute da cavallo che portarono ad una lesione del midollo spinale che condusse l'artista alla paralisi e alla morte. Il 26 gennaio 1824 Géricault morì, dopo un mese e mezzo di agonia. |