Paul Cèzanne
Paul Cézanne, ebbe antenati piemontesi, originari di Cesana Torinese, fu il primogenito di un padre che era proprietario di una fabbrica la madre era un’operaia nella stessa fabbrica. In una famiglia che godeva di notevole agiatezza, Paul poté frequentare le migliori scuole: dopo gli studi primari dal 1844 al 1849, dal 1849 al 1852 al pensionato Saint Joseph, entrò nel Collège Bourbon dove ricevette un'istruzione umanistica, ed ebbe per compagni, fra gli altri, Émile Zola con il quale si legò di una profonda amicizia dal conseguendo un secondo premio in disegno, e studiò musica, suonando, insieme con Zola, in un'orchestra.
La sua pittura era diversa nettamente da quella di Monet o di Renoir.
Cézanne cercava di semplificare le forme e gli spazi nei suoi quadri.
Egli però non usò le tecniche tradizionali, come il chiaroscuro o la prospettiva, ma solo il colore; arrivando lì dove nessun pittore era mai arrivato: sintetizzare nel colore la visione ottica e la conoscenza delle cose. Dalle sue opere partì il movimento artistico cubista, utilizzato in seguito da Picasso.
I suoi soggetti erano solitamente paesaggi, nature morte e ritratti a figura intera. I paesaggi sono le opere più emozionanti e poetiche della sua produzione. Domina il colore verde, disteso in tonalità diverse.
Le nature morte di Cézanne sono dominate generalmente dalla frutta, spesso delle mele rosse che compaiono un po’ ovunque.
Cézanne era interessato ai volumi, difatti i suoi solidi fondamentali sono: il cono, il cilindro e la sfera. Questa sua attenzione alla geometria solida ritornava anche nei
suoi ritratti. La sua tecnica pittorica era decisamente originale, egli sovrapponeva colori e varie spalmature, senza mischiarli.
Ecco una sua famosa frase:
« La tesi da sviluppare è, qualsiasi sia il nostro temperamento o capacità di fronte alla natura, riprodurre ciò che vediamo, dimenticando tutto quello che c'è stato prima di noi. Il che, penso, permette all'artista di esprimere tutta la sua personalità, grande o piccola »
(Cézanne, lettera a Émile Bernard, 23 ottobre 1905)
La sua pittura era diversa nettamente da quella di Monet o di Renoir.
Cézanne cercava di semplificare le forme e gli spazi nei suoi quadri.
Egli però non usò le tecniche tradizionali, come il chiaroscuro o la prospettiva, ma solo il colore; arrivando lì dove nessun pittore era mai arrivato: sintetizzare nel colore la visione ottica e la conoscenza delle cose. Dalle sue opere partì il movimento artistico cubista, utilizzato in seguito da Picasso.
I suoi soggetti erano solitamente paesaggi, nature morte e ritratti a figura intera. I paesaggi sono le opere più emozionanti e poetiche della sua produzione. Domina il colore verde, disteso in tonalità diverse.
Le nature morte di Cézanne sono dominate generalmente dalla frutta, spesso delle mele rosse che compaiono un po’ ovunque.
Cézanne era interessato ai volumi, difatti i suoi solidi fondamentali sono: il cono, il cilindro e la sfera. Questa sua attenzione alla geometria solida ritornava anche nei
suoi ritratti. La sua tecnica pittorica era decisamente originale, egli sovrapponeva colori e varie spalmature, senza mischiarli.
Ecco una sua famosa frase:
« La tesi da sviluppare è, qualsiasi sia il nostro temperamento o capacità di fronte alla natura, riprodurre ciò che vediamo, dimenticando tutto quello che c'è stato prima di noi. Il che, penso, permette all'artista di esprimere tutta la sua personalità, grande o piccola »
(Cézanne, lettera a Émile Bernard, 23 ottobre 1905)