Antoni Gaudì era un architetto spagnolo. Fu il massimo esponente del modernismo catalano. Il suo stile era caratterizzato da forme naturali. Nel 1878, a Parigi, Gaudì incontrò l'industriale catalano Eusebi Guell y Bacigalupi che divenne il suo principale mecenate commissionandogli alcune delle sue più famose opere. In questo periodo Gaudí parteciperà alla vivace vita sociale della città, mentre negli anni successivi sarà noto per il particolare carattere schivo e solitario.
La sua carriera di architetto è caratterizzata dall'elaborazione di forme straordinarie, imprevedibili e oniriche, realizzate utilizzando diversi materiali (mattone, pietra, ceramica, vetro, ferro), da cui Gaudí seppe trarre le massime possibilità espressive con una profonda attenzione per le lavorazioni artigianali. La fede cattolica di Gaudí, la sua spiritualità e il suo peculiare misticismo permeano tutte le sue opere, costellate di motivi simbolici complessi, ricorrenti e non immediatamente evidenti. La sua architettura è una complessità architettonica. Il suo assioma è che l'architettura crea un organismo, il quale, deve sottostare alle leggi della natura. Viene qui ripreso il concetto Liberty che la natura non deve essere copiata, ma capita nel suo processo (fitomorfismo).